Il nostro ricordo di Mariacarla Pizzagalli, “Carlis”

Il discorso pronunciato dalla dott.ssa Monica Giordano, Presidente della Associazione “Tullio Cairoli”  alle esequie di Maria Carla Pizzagalli, “Carlis”:

 

Maria Carla permettimi un ultimo saluto; e sarà forse  questa una delle poche occasioni in cui non mi interromperai con la  tua proverbiale  sagacia e schiettezza di toni.

Per molti anni hai frequentato il nostro reparto e per brevi pause, quella che il tuo cammino di malattia ti ha concesso, con il solo ruolo di volontaria.

Per la maggior parte del tempo trascorso con noi sei stata paziente e volontaria insieme.

E come volontaria hai fatto molto perché la nostra Associazione, la Tullio Cairoli, potesse portare a compimento progetti di profondo respiro culturale ed umano.

 Grazie alla tua tenacia , ai tuo 1000 contatti, alla tua volontà, nel 2012 abbiamo inaugurato la Biblioteca di reparto dedicata alla memoria del Prof Giorgio Luraschi, biblioteca ricca e studiata con cura e passione da te e dalle volontarie che tu hai reclutato.

Ti sono sempre piaciute le cose di qualità: la Biblioteca è vitale e aggiornata, grazie a te ci sono aforismi e  citazioni incorniciate  sulle pareti del reparto, e nelle sale della terapia i pazienti trovano sempre invoglianti riviste di arte e attualità che ogni volta hai caparbiamente rimesso al loro posto se spostate da dove devono stare…

E poi la nostra “Galleria d’arte“, gli artisti comaschi che hai convinto a donare le loro opere all’Ospedale S. Anna, perché i pazienti e i loro familiari possano godere del bello, anche nei luoghi della malattia, anche nei tempi della cura.

E  la musica , in ogni sala di terapia , la tua incomprensione per chi dalla musica vuole prendere una pausa, per chi vuole il silenzio  o per chi, Carlis cara, ha gusti musicali differenti dai tuoi  .

E a tuo avviso non sono bastati la musica e i libri per dare umanità e calore agli  ambienti di cura: hai messo piante sui davanzali in Day Hospital e in Degenza, hai dato qualcosa anche ad altri reparti, il tuo altruismo è lì da vedere. E se solo fosse stato possibile avresti curato anche la disposizione delle piante nella hall principale dell’ospedale.

E poi certo i rimbrotti, le critiche e anche i suggerimenti, stimoli pronunciati  con veemenza , piglio e “colore “ ma volti al bene…con qualcosa in te forse di indifeso, sicuramente con il tuo grande cuore.

Ci mancherai Carlis, ci mancheranno la tua voce e le tue entrate con passo deciso, mancheranno a tanti pazienti le tue parole, il tuo personale incoraggiamento, il tuo ascolto, la tua esperienza di malattia, il tuo essere una irriducibile comasca, un mix di inflessibilità e dolcezza tenerissima.

Ti salutiamo con il nostro profondo e sincero grazie e con un aforisma che sono sicura ti piacerà perché ti rispecchia:

è meraviglioso come nessuno di noi debba attendere neppure un secondo per iniziare a migliorare il mondo”.

 Adesso, vicino al Padre Eterno, sono sicura che proverai a migliorare anche il Paradiso.

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